"Chi si ferma è perduto", così si legge in una famosa frase. Mi piace invece pensare che chi si ferma, cresce, migliora, evolve.
È proprio quando ci troviamo in una situazione di quiete, di calma lontani dai "rumori" e dalle distrazioni che ci arrivano incredibili intuizioni, generiamo idee e costruiamo progetti brillanti.
È in una condizione di ozio, un ozio generativo che nulla a che fare con la passività o il bighellonare senza scopo, che la nostra mente si rigenera e la nostra creatività entra all'opera.
Noi tutti, adulti, e sempre più anche i nostri BAMBINI viviamo giornate e settimane strapiene di tante attività e passiamo in modo frenetico da un impegno all'altro.
Caterina, una bimba di sette anni, dopo un'intensa settimana trascorsa tra impegni scolastici, lezioni di inglese e danza, chiede alla mamma: "Oggi è il mio giorno libero, vero?"
Questa frase riassume in maniera esemplare il modo in cui i bambini spesso vivono i ritmi incalzanti delle attività in cui sono coinvolti. Ritmi veloci che appartengono al mondo degli adulti e che trasferiamo e a volte "imponiamo" anche ai nostri piccoli.
Ciò dovrebbe farci riflettere sull'importanza della gestione del TEMPO. Del tempo libero, del tempo di gioco, del tempo per riconnettersi con se stessi, del tempo per fare cose che ci danno piacere e ci fanno stare bene.
Fermarsi, assolutamente sì!
Per dare a noi stessi e ai nostri bimbi l'opportunità di vivere un tempo generativo e di riflessione.
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