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La pedagogia e la meditazione pur essendo due discipline nate in epoche diverse e che afferiscono a riferimenti teorici e culturali diversi hanno però parecchi punti di contatto, uno in particolare l'ATTENZIONE all'INDIVIDUO.

La mia formazione e la mia esperienza nell’uno e nell’altro campo mi hanno permesso di mettere in dialogo queste due discipline e realizzare un metodo che ho chiamato la “Pedagogia della consapevolezza”.

Attraverso questo approccio le fasi di sviluppo del bambino, la progettazione, l’osservazione, l’intenzionalità educativa, la documentazione, il gruppo di lavoro, ecc. dialogano in maniera costruttiva con tecniche della meditazione e della mindfulness e con importanti concetti inerenti l’attenzione al momento presente, lo sviluppo delle qualità del cuore - rispetto, compassione, gentilezza, generosità, amore -, la reciprocità e circolarità della relazione, ecc.

L’obiettivo di questo dialogo è generare sempre più CONSAPEVOLEZZA dei propri pensieri e delle proprie emozioni. Se siamo consapevoli dei pensieri che ci muovono e degli stati emotivi che proviamo in un determinato momento siamo in grado di gestirli e quindi di compiere delle scelte di maggiore qualità per la nostra vita.

Scelte che ci aiutano a stare meglio e a vivere in modo più felice e sereno.

Consapevolezza, anche, di essere Uno, ossia di essere un piccolissimo tassello di un enorme puzzle. E come in un puzzle ogni singolo pezzo è fondamentale per formare una figura e ciascun pezzo acquisisce valore e significato se unito agli altri, anche noi siamo parte di un Tutto molto più ampio.

Un Tutto caratterizzato da relazioni di circolarità: influenziamo e veniamo influenzati dal contesto circostante. Avere consapevolezza di questo aspetto ci aiuta ad assumere atteggiamenti e comportamenti più empatici, amorevoli e compassionevoli verso gli altri, la natura e gli animali.